LA STORIA

Quando ero bambina mio padre per spiegarmi la Teoria della Relatività del Tempo mi raccontava una fiaba:

Questa è la storia di due gemelli, ma non due gemelli qualsiasi, due gemelli molto speciali.

Quando nacquero la madre decise di sceglier per loro due nomi che potessero rappresentare un’unione eterna e da quel momento furono Libero e Vitale.

Da subito i bambini impararono a conoscersi e riconoscersi nell’altro e decisero che mai e poi e mai si sarebbero separati.

I Gemelli trascorrevano insieme ogni ora di ogni giorno, costruirono racconti, inventarono momenti ed elaborarono la convinzione di non poter esistere se non insieme.

Gli anni trascorsero, i ragazzi soffiarono insieme le loro venti candeline, erano ormai uomini e si sa quando si cresce ogni certezza muta la sua forma.

Vitale trovò lavoro in banca come sportellista, ma questa volta Libero non riuscì a seguirlo, aveva bisogno di essere come il suo nome e decise di imbarcarsi su una navicella spaziale.

Vitale si svegliava alle otto e andava a dormire a mezzanotte, mangiava carbonara e beveva vino rosso, leggeva Burke, ascoltava De Andrè e allo sportello conobbe una ragazza che divenne prima sua sposa e poi la mamma dei suoi tre figli; Libero viaggiò alla VELOCITA’ DELLA LUCE, esplorò ogni pianeta, conobbe ogni forma di vita, fece amicizia con le stelle e imparò a distinguerne i colori.

Erano trascorsi vent’anni da quando era partito, Libero aveva vissuto ogni tipo di avventura ed era giunto il momento di tornare e finalmente riabbracciare il suo amato fratello.

Si mise in viaggio e presto fu di nuovo a casa, di corsa si recò in banca, allo sportello dove l’ultima volta aveva visto il suo gemello, ma non c’era, chiese di lui e lo portarono in una stanza, Vitale era diventato il direttore e quando Libero aprì quella porta la sorpresa fu grandissima, si guardarono a lungo, si toccarono e scoppiarono a ridere.

Vitale aveva compiuto QUARANT’ANNI e Libero invece ne aveva solo VENTUNO, sembrava impossibile, eppure c’era una spiegazione

Libero aveva viaggiato alla velocità della luce e quando si viaggia a velocità così alte il tempo rallenta e può accadere che venti anni possano corrispondere ad un anno solo. 

Per essere Libero ha bisogno di Vitale, per esistere Vitale deve essere Libero. 

Oggi i due gemelli pranzano insieme ogni domenica, Vitale cucina per tutti la sua carbonara, Libero racconta ai nipoti le sue straordinarie avventure.

Ognuno di noi segue il suo tempo, riconosce la potenza  della sua unicità e impara a capire il tempo di un altro.

Due persone perfettamente identiche possono viaggiare a velocità differenti,

IL TEMPO E’ RELATIVO.

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